Gallipoli ricorda il miracolo di Teresina!

Il Monastero di Gallipoli
Era il 16 gennaio 1910 quando il monastero della Carmelitane Scalze di Gallipoli, luogo di preghiera e di nascondimento, balzò al centro della cronaca per un fatto straordinario che avrebbe avuto ripercussioni sulla storia del Carmelo e la fama di una piccola carmelitana morta alcuni anni prima a Lisieux.
L’allora Priora del monastero di Gallipoli, madre Carmela del S. Cuore di Gesù, in quel periodo era a letto colpita da pleurite, alle prime luci del giorno di quel 16 gennaio, avvertì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, come per svegliarla. Aprì gli occhi e rivolgendosi allo sconosciuto personaggio che era accanto a lei disse: « Lasciatemi, poiché sono tutta sudata ». E subito una voce femminile le rispose: « Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male ». E continuò: « Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità ». Il monastero infatti era pieno di debiti e rischiava la chiusura. Il racconto dettagliato è in una lettera che la Priora scrisse al monastero di Lisieux ( per leggerla clicca qui ) per aver una conferma dell'identità di quella figura apparsale. 
Due sono gli elementi che avevano colpito l'attenzione di Suor Carmela del S. Cuore di Gesù: il primo è la presentazione che l'ospite generosa fa di se stessa dicendole di “non essere la nostra Santa Madre (S. Teresa d’Avila) ma la Serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux”; il secondo elemento è la frase di commiato pronunciata da S. Teresina: “La mia via è sicura. Non mi sono sbagliata seguendola”. 
E' la conferma della "Piccola via"! E anche Gallipoli "contribuisce" alla fama di santità di Teresa di Gesù Bambino