QUESTA DOMENICA E' LA GIORNATA MONDIALE DELLE MISSIONI.
Siamo soliti indicare S. Teresa di Lisieux come patrona delle Missioni, ma lo spirito missionario è proprio del Carmelo Scalzo come dimostra il brano che riportiamo, di Teresa di Gesù, tratto dal libro delle Fondazioni.
Servivo il Signore con le
mie povere preghiere; mi adoperavo continuamente perché le consorelle facessero
lo stesso e amassero il bene delle anime e lo sviluppo della Chiesa. Chi
trattava con esse ne rimaneva sempre edificato e in ciò si appagavano i miei
grandi desideri.
Dopo quattro anni – mi sembra, anzi, un po’ di
più – venne a farmi visita un frate francescano, il cui nome era Alonso
Maldonado, gran servo di Dio, che aveva i miei stessi desideri circa il bene
delle anime e poteva metterli in pratica, cosa che gli invidiavo molto. Era
arrivato recentemente dalle Indie. Cominciò a raccontarmi dei molti milioni di
anime che lì si perdevano per mancanza di istruzione religiosa, ci fece una
predica con un’esortazione che ci animava alla penitenza, e poi se ne andò.
Rimasi così afflitta per la perdita di tante anime da sentirmi fuori di me.
Me
ne andai, sciogliendomi in lacrime, in un romitorio: invocavo nostro Signore
supplicandolo di darmi il mezzo per poter far qualcosa per guadagnare anime al
suo servizio, poiché tante gliene portava via il demonio, e concedermi di
operare un po’ di bene con la preghiera, visto che io non sapevo far altro.
Invidiavo molto coloro che per amore di nostro Signore potevano dedicarsi alle
missioni, anche a costo di affrontare mille morti: mi accade infatti, quando
leggiamo nelle vite dei santi che operarono conversioni, di sentire ben più
devozione, commozione e invidia per questo, che per tutti i martìri da essi
patiti, essendo tale la vocazione che il Signore mi ha dato. Mi sembra infatti
che egli ci apprezzi di più se, mediante la sua misericordia, riusciamo a
guadagnargli un’anima con i nostri sforzi e con la nostra preghiera, che non
per quanti altri servizi possiamo rendergli (Fundaciones 1,6-7).)